A Casette d'Ete arriva la scuola per l'infanzia statale

SANT’ELPIDIO A MARE - Ieri pomeriggio il sindaco Alessio Terrenzi e l’assessore Norberto Clementi hanno incontrato gli insegnanti e i genitori dei bambini che frequentano la scuola per l’infanzia SS. Redentore di Casette d’Ete per comunicare loro che dal prossimo anno in quella sede sarà aperta una scuola per l’infanzia statale, all'interno dell’Isc di Sant’Elpidio a Mare.

“Vista la comunicazione di definitiva chiusura della scuola a partire dal prossimo anno scolastico - spiega il sindaco - siamo riusciti a raggiungere un obiettivo direi epocale per le scuole del territorio elpidiense e, in particolare, per Casette d’Ete: dal prossimo anno scolastico a Casette la scuola per l’infanzia sarà pubblica. ll servizio finora offerto verrà garantito con tariffe di gran lunga inferiori a quelle che don Iginio era costretto ad applicare. Quest’anno all’infanzia di Castellano abbiamo ricavato un’aula in più per la quinta sezione: qualche genitore, magari, all’epoca ha anche storto il naso perché era un’aula più piccola delle altre ma all’epoca abbiamo fatto una scelta transitoria non volendo privare il quartiere di Castellano della sala pubblica, visto che c’era in ballo anche questo discorso di Casette d’Ete. Le scelte non sono mai casuali".

"Con l’apertura della scuola per l’infanzia pubblica a Casette - continua Terrenzi - viene completamente ridisegnata la distribuzione dei bambini così come quella dei trasporti scuolabus e della mensa. E’ un discorso complesso che abbiamo affrontato nella certezza di poter dare una risposta importante alle famiglie: ora si potrà eliminare la lista d’attesa attualmente esistente e che aveva lasciato a casa diversi bambini per mancanza di posti. Poter recepire tutte le iscrizioni ha un significato importante per le famiglie con genitori che lavorano visto che si dà loro la possibilità di lasciare i propri figli in mani sicure. Ovviamente è stato un lavoro di squadra: ringrazio don Iginio, tutte le insegnanti e il personale che ha lavorato e sta lavorando all’interno del SS. Redentore. Con questa Amministrazione c’è sempre stata una gran collaborazione con un unico obiettivo in mente: andare incontro alle necessità delle famiglie che poi è quello che don Iginio ha sempre fatto, fino a che ha potuto, offrendo a Casette d’Ete un servizio importante. Ovviamente i costi di una scuola statale saranno diversi, a beneficio delle tasche dei cittadini”.

Le iscrizioni scadono il 6 febbraio e dovranno iscriversi sia i bambini che andranno al primo anno, che tutti gli altri che, di fatto, sono nuovi per il servizio statale anche se hanno già frequentato il SS. Redentore. “Si raggiunge un grande risultato - aggiunge l’assessore Clementi - che è quello di servire anche la frazione più popolosa del nostro Comune che fino ad ora ha avuto una scuola materna grazie alla parrocchia. E’ un risultato raggiunto lavorando insieme a don Igino e ai genitori degli alunni. Insieme a don Iginio, con la collaborazione della Provincia e dell'Assessorato regionale, che ringrazio sinceramente e dai quali abbiamo avuto la massima disponibilità, si è trovata una soluzione che mantiene un servizio importante alla frazione più popolosa e a condizioni più favorevoli per le famiglie, al pari del resto dei servizi pubblici offerti nel resto del territorio comunale con le scuole per l’infanzia”.

"L’istituzione dell’infanzia statale a Casette - conclude Terrenzi - comporterà una ridistribuzione dei bambini e questo potrà creare delle iniziali difficoltà, come è comprensibile ogni volta che si è di fronte ad una novità. Bambini già inseriti nelle classi del SS. Redentore si troveranno davanti ad un cambiamento, così come coloro che sono stati inseriti a Castellano e che, alla luce della nuova ridistribuzione, potrebbero trovarsi a dover cambiare. Su questo stiamo ancora ragionando e dopo la fine delle iscrizioni, dati alla mano, ci metteremo a tavolino per trovare assieme a docenti e dirigente scolastico, le modalità migliori per un equilibrio anche territoriale nella distribuzione nelle classi. Passata la fase transitoria, comunque, sono certo che i bambini si adatteranno alla perfezione alla nuova situazione, così come le famiglie che, non ho dubbi a tal proposito, non potranno che godere dei benefici che tutto ciò porterà all’intera collettività".

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