Un'Erba al Mese - La borragine

Note informative a cura del presidente dell'associazione Chi Mangia la Foglia Noris Rocchi - Siamo in pieno inverno, e come ovvio, non è questo il periodo d’eccellenza e di migliore crescita e fragranza per le nostre erbette spontanee. Nonostante ciò, insieme a piante, erbe e animali, siamo parte della natura la quale, nel suo equilibrio consolidato nei millenni, ha provveduto alle necessità di ogni stagione, sia dal punto officinale, che da quello delle proprietà gastronomiche e nutrizionali.

La borragine, originaria del Levante, è da considerarsi una fra le migliori erbe eduli. Ha un aspetto ruvido e richiama nel lessico il basso latino di Burra o burras che indicava una stoffa dalla tessitura grossolana a peli lunghi e ispidi, usata dai pastori, dalla povera gente e dagli ordini dei frati minori. La fioritura è quasi continua, presentandosi in due colorazioni, fiori lilla e fiori azzurrini, allegorici per la tavola e per le pietanze, non scolorano in cottura. E’ un’erba menzionata da Dioscordide come curativa e guaritoria, definita anche ”padre del sudore” sotto l’aspetto officinale. Pianta interessante sotto molti aspetti, anche attraverso l’uso delle foglie che, se utilizzate sia nel tè freddo che nelle zupppe calde, conferiscono un sapore gradevole e caratteristico.

Classificazione: Ordine Solanales, Famiglia Boraginaceae, Genere Borago, specie officinalis. Nomi Comuni: Borraggine, Borra, Vorra, Burage, Buraza Erba d’la Torta Limboina, Burraxi, Burrascia, Lingua Rada, Burazen, Cavallina, Napatara. Sp: Borraja. Fr: Bourrache. Td: Boretsch, Gurkenkraut. In: Borace.

La ricetta di Chi Mangia la Foglia: Frittata invernale di Borrago Officinalis. Ingredienti e procedimento: 400g. di borragine, 8 uova, 1 cipollacccio o porro, 1 spicchio d’aglio, 1 grossa patata, 50 g. di legumi già lessati, 2 fettine di pancetta sottili tagliate a striscette, pepe, 80 g. pecorino, olio di oliva extrav., sale q.b. Pulire la borragine e sbollentare per qualche minuto, oppure al vapore. In una padella con poco olio d’oliva rosolare l’aglio e il cipollaccio, aggiungere poi le patate e i legumi, a seguire la pancetta e ancora la borragine sbollentata e tagliuzzata. In un tegame battere le uova con aggiunta di formaggio pecorino grattugiato e pepe macinato fresco, versare in padella e cuocere in entrambi i lati. Disporre la frittata in un piatto da portata, con allegoria di fiori di borragine, e se ce n’è, una lieve grattugiata di tartufo nero a piacere.

Note Dietetiche a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa - La frittata cosi composta è una ricetta nutrizionalmente ricca. Se accompagnata dal pane sarebbe bene mangiarla a pranzo, quindi un pasto veramente completo. Non manca nulla: amidi (legumi, patata, pane), proteine di alto valore biologico (uova, pecorino), grassi vegetali e animali (olio, pancetta) e infine la Borragine, un’erba dalla ricchezza di fibre prevalentemente solubili con il potere di trattenere l’acqua, tanto importante per le funzioni intestinali. (NB la cottura al vapore fa mantenere al meglio i suoi nutrienti).

A qualcuno farà impressione leggere le “otto uova” tutte in una volta, ma il buon senso suggerisce che due uova a persona sono sufficienti. Purtroppo c’è un timore diffuso per la presenza di “colesterolo” nel tuorlo d’uovo. E’ vero, ne basterebbe uno solo al dì per coprire il fabbisogno giornaliero nell’uomo e chi presenta già livelli elevati di colesterolo nel sangue deve fare attenzione. Dobbiamo, però, pensare anche alla compresenza di “lecitina” nel tuorlo. La “lecitina” è l’antagonista più importante del colesterolo. Guarda caso i due convivono insieme. La “lecitina” ci aiuta a prevenire le malattie del sistema cardiovascolare causate da depositi di grasso e l’alterazione dei vasi sanguigni. Una funzione tra tutte è quella di “emulsionante” cioè permette di mescolare tra loro due sostanze altrimenti “non mescolabili”, es. acqua e olio. Inoltre nel liquido biliare (bile o “fiele”) si crea un armonico equilibrio tra lecitina, acidi biliari e colesterolo e ciò impedisce la formazione di calcoli biliari.

Note salutistiche a cura della dott.ssa Paola Palmieri - La Borago officinalis è una pianta che da sempre viene considerata dalla medicina popolare, utile a scopi terapeutici, anche se, per il suo contenuto di alcaloidi tossici, presenta delle controindicazioni. Qui prendiamo in esame l’olio di borragine, estratto dai semi, ricco in acidi grassi polinsaturi: omega-3 e omega-6, con attività antinfiammatoria. Proprio per questa sua attività antinfiammatoria viene usata nelle dermatiti atopiche, seborroiche, anche con componente allergica. Quest’ultima attività è fortemente potenziata dalla presenza degli omega-3 e 6 presenti in grande quantità. In particolare facciamo riferimento all'acido gamma-linoleico (GLA) a cui viene attribuita anche l’azione antipertensiva. Inoltre, sempre nella medicina popolare, la borragine ha attività diuretica, disintossicante e cardiotonica. La Borago officinalis è soprattutto usata in omeopatia perché sembra che stimoli la produzione di adrenalina, sostanza che aiuta l’organismo a combattere lo stress. Nella stessa omeopatia, trova impiego nell’artrite reumatoide, dolori articolari, eczemi ed herpes. Anche per i disturbi di stagione, come faringite, laringite e raffreddamento, si può chiedere aiuto alla borragine.

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