Barbara Alberti ospite dell'ultimo appuntamento della rassegna "Parlare Futuro"

SANT’ELPIDIO A MARE - Sarà all'Auditorium della Scuola Primaria "Famiglia Della Valle" di Casette D'Ete-Sant'Elpidio a Mare, questa sera, 14 Dicembre alle ore 21.15, l'ultimo appuntamento di Parlare Futuro. Lezioni D'Autore, la fortunata rassegna dedicata al futuro. Il ciclo di incontri che, quest'anno, è dedicato Al labirinto, metafora della complessità del contemporaneo, avrà un' ospite d'eccezione, la sempre pirotecnica, trasgressiva, rutilante Barbara Alberti. Anche l'argomento del suo intervento si preannuncia particolarmente scottante e spinoso nella sua attualità, un argomento che ha fatto discutere ed infiammato i dibattiti nazionali e internazionali: il ruolo delle donne in un futuro prossimo e possibile e il corpo delle donne come simbolo di ogni conflitto.

Barbara Alberti, originaria di Umbertide, classe 1943, ha una laurea in filosofia e una grande passione per la scrittura in tutte le sue forme, con le attività di scrittrice, saggista, biografa, sceneggiatrice, conduttrice televisiva e radiofonica all’attivo. Ha scritto numerosissimi e ironici romanzi sulle donne e sul dialogo, spesso impossibile e spesso picaresco, fra i due generi, cercando sempre di combattere lo stereotipo del femminile come parte perennemente perdente della storia e della letteratura. Grandi successi come “Vangelo secondo Maria” (1987;2007), Il signore è servito (1983), Parliamo d'amore (1989) e La donna è un animale stravagante davvero (1998) percorrono la dimensione femminile delle loro protagoniste in questo senso, all’insegna della disobbedienza al padre e alla scoperta della propria forza come carattere vincente. Una lunga esperienza di lavoro con la posta del cuore, in diversi settimanali e in programmi radiofonici, ha portato Barbara Alberti a scrivere La guardiana del faro (2013), un lungo libro pieno di piccoli racconti, dove si parla di tutte le donne che le hanno scritto e chiesto consiglio, spesso infelici, spesso felicemente sofferenti, e che narrano i loro amori tormentati, fittizi e quelli mai dichiarati o traditi, in uno scavo archeologico delle esperienze femminili che ne vuole ricavare un ritratto reale, attuale e a tutto tondo delle donne degli ultimi vent’anni.

Sempre all’insegna dell’ecletticismo, è della Alberti è la sceneggiatura del film “Incompresa” (2014) per la regia di Asia Argento, dove la sua penna delinea la vita di una bambina schiacciata da due genitori egoisti, un padre attore che vuole fare carriera e una madre pianista persa tra concerti e amanti, una bambina che da sola troverà la propria strada. La sua ultima fatica letteraria, uscita in libreria a dicembre , è un romanzo dedicato alla maternità surrogata, una narrazione che affronta in maniera chiara e lucida, in perfetto stile Alberti, senza infingimenti un tema che ha agitato tante menti e tante coscienze. E' possibile che nel labirinto del contemporaneo ci serva un filo di Arianna per districare un futuro spesso oscuro e indecifrabile? Sarà l'argomento dell'intervento della Alberti e chi la conosce sa che ogni suo intervento lascia ampio spazio alla sorpresa. Il sindaco di Sant'Elpidio a Mare, Alessio Terrenzi, così commenta l'esperienza di Parlare Futuro e l'arrivo della Alberti: "Un'esperienza positiva, un interrogativo aperto sul futuro con la guida di personaggi autorevoli, un pubblico numeroso, attento e partecipe fin dal primo appuntamento. Abbiamo scelto la Alberti come simbolo del libero pensiero, come colei che nel buio della notte sa trovare parole altre, differenti, lontane dal già detto o già pensato. Del resto l'obiettivo della Rassegna è quello di fornire una riflessione altra sul futuro, un futuro che vediamo faticoso, ma stimolante, una sfida da accettare". La direttrice artistica della Rassegna Oriana Salvucci illustra il senso dell'incontro: "L'arrivo di Barbara Alberti è una festa, l'arrivo di una amica. Una intellettuale libera, come lo dovrebbero essere tutti gli opinion, tutti coloro che hanno una responsabilità nei confronti dei propri lettori. In Italia, la libertà di pensiero è merce rara, si preferisce la cortigianeria, la lode sperticata al potente di turno. Ci si dovrebbe porre una domanda sul ruolo degli intellettuali e sulla loro onestà intellettuale. L'incontro sarà l'occasione per dibattere su questo e sul futuro, sulla nostra possibilità di domani, nella certezza che il futuro è aperto e dipende dalle nostre scelte".

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