I libri di Zefiro protagonisti a “Museo Mai Fermo”

FERMO - L’interessante iniziativa culturale ospiterà, tra gli altri, un libro di ricette assolutamente originale e un tuffo nel passato con il racconto romanzato delle gesta di Liverotto Firmano Dopo la presentazione del libro “Herbae et orbi” di Roberto Ferretti tenutasi la scorsa settimana nell’ambito delle “merende culturali” organizzate da Sistema Museo e Comune di Fermo, Zefiro edizioni torna con altri due libri nell’ambito dell’interessante iniziativa “Museo Mai Fermo” volta a mantener viva l’attenzione sul fronte culturale della città nonostante le difficoltà degli ultimi mesi dovute ai recenti eventi sismici. Giovedì 30 marzo, alle ore 16.30, sarà la volta di “Vedere e toccare. Il ricettario di San Tommaso”, un interessante raccolta di ricette scritte dagli alunni e dalle alunne di diverse classi della scuola “Salvadori” sapientemente raccolte dall’insegnante Federica Marconi. Si tratta di un viaggio tra le culture gastronomiche del mondo attraverso gli occhi dei bambini, che hanno potuto raccogliere direttamente dai genitori e, talvolta, dai nonni, il racconto di come si realizza una pietanza tradizionale. E allora ecco l’Attieke dalla Costa d’Avorio, o i Pitoni siciliani, o ancora il Cuscus marocchino e il Riso di Capodanno (Nian Gao) dalla Cina, i “nostri” Frascarelli ma anche il Trilece dall’Albania e il Pakore dal Pakistan e così via, in un susseguirsi variopinto di ricette, a volte molto fantasiose perché i bambini ci mettono del loro nella descrizione della realizzazione del piatto.

Insomma, un libro da gustare, in tutti i sensi, che sposa appieno la filosofia delle merende culturali. Martedì 4 aprile sarà invece Oliverotto Euffreducci, Signore di Fermo, il protagonista dell’incontro che si terrà sempre nell’ambito della medesima manifestazione ma con una valenza ed un tema più legati alle tradizioni storiche del territorio: “I martedì al Museo per un tè” è il titolo della rassegna che si svolgerà nell’aula didattica di Palazzo dei Priori. Su Oliverotto, personaggio immortalato da Machiavelli ne “Il Principe”, sono state scritte e dette molte cose: uomo sanguinario e violento oppure abile stratega e militare di prim’ordine, fatto sta che si tratta di uno dei migliori esempi di capitano d’arme rinascimentale, braccio destro di Cesare Borgia, raccontato in un romanzo storico attraverso le parole e le immagini letterarie di Pasquale Enrico Papiri, straordinario personaggio dell’Ottocento fermano che meriterebbe di essere valorizzato. A illustrare questa nuova edizione di “Liverotto Uffreducci. Signore di Fermo” sarà il curatore dell’opera nonché titolare della Zefiro, Carlo Pagliacci.

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