La biblioteca comunale di Amandola è realtà. Catalogati 6.500 volumi. Novità in arrivo per l'archivio storico

AMANDOLA - Ci sono anche 1.400 libretti d'opera donati dalla famiglia di don Marino Pasquali nella nuova biblioteca comunale di Amandola. Inaugurata ieri con una cerimonia a cui hanno partecipato autorità civile, religiose e militari e molti cittadini, la struttura si trova al primo piano dell'ex Pretura (di fronte all'ufficio postale) e accoglie in tutto 6.500 volumi. Per ora. Perchè il lavoro di catalogazione che negli ultimi mesi ha visto impegnati numerosi volontari non si ferma. L'intenzione è quella di arricchire sempre più la biblioteca con testi di proprietà del Comune e con donazioni da parte dei cittadini.

Organizzata come ambiente di consultazione e di studio, la biblioteca resterà aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20. Si sta inoltre pensando ad una collaborazione con il centro anziani ospitato al piano terra dello stesso palazzo per garantire l'apertura anche mattutina della struttura. I libri per ora presenti sono stati organizzati in sezioni; la connessione wifi permette l'accesso gratuito ad internet.

“L'avevamo promesso in campagna elettorale – ha detto il sindaco Adolfo Marinangeli, riferendosi all'apertura della biblioteca – e l'abbiamo mantenuto. I lavori sono stati realizzati con fondi comunali e grazie all'impegno di tanti volontari. Il prossimo passo sarà l'inserimento della biblioteca all'interno del sistema regionale Bibliosip, che permetterà di chiedere in prestito libri presenti nelle altre biblioteche della regione e di ritirarli direttamente qui”.

Novità in arrivo anche per l'archivio storico. Il Comune ha infatti ottenuto un finanziamento dal Gal Fermano che consentirà di sistemare il materiale ora presente in municipio – tra cui alcune pergmane risalenti a prima dell'anno 1000 – ora non visibile. L'archivio sarà allestito all'interno del Chiostro di San Francesco e alcuni documenti, una volta scannerizzati, saranno mostrati in modo virtuale. Prima del taglio del nastro, i gruppi floklorici La Cucuma e La Mannola hanno rallegrato i presenti con i loro stronelli e le loro danze.

Francesca Pasquali

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