Imu a Montegranaro, chiarimenti e numeri reali

MONTEGRANARO - Il Comune di Montegranaro - al pari degli altri Comuni più importanti della zona quali Fermo, Porto San Giorgio, Monte Urano, Sant'Elpidio a Mare e Porto Sant'Elpidio - da almeno 4 anni ha l'aliquota IMU al 10,60 per mille. Non corrisponde al vero, quindi, la considerazione che qui si paghi l'IMU maggiore del territorio. Relativamente ad alcuni numeri circolati in questi giorni, al solo fine di fare chiarezza, si evidenzia che un conto è la stima teorica dei dati ministeriali secondo i quali il Comune di Montegranaro dovrebbe incassare la somma di € 3.493.505 che, spalmati su 4.124 contribuenti inciderebbe per € 847 pro-capite; ben altro conto, invece, sono i dati reali.

Così come fedelmente riportato in sede di approvazione del Bilancio Consuntivo e nella relazione del revisore dei conti, l'IMU realmente incassata a Montegranaro è pari ad € 2.680.086, che se rapportata al numero dei contribuenti che hanno pagato incide per la somma di € 649,87 pro capite, ben € 200 in meno rispetto all'IMU teorica. Giova ricordare, inoltre, che il dato del numero dei contribuenti utilizzato di 4.124 è ben inferiore rispetto al reale, perché si riferisce solo a coloro che hanno pagato, mentre non comprende il numero dei contribuenti morosi, che sono purtroppo in numero elevato, visto che mancano all'appello ben 800.000 euro. Va ricordato che l'IMU non si paga sulla prima casa, ma solamente sulle seconde case ecc., sui terreni edificabili, sui fabbricati industriali e commerciali. Come già dibattuto in Consiglio comunale, la morosità crescente rappresenta una costante negli ultimi anni sia a Montegranaro che altrove. Nella nostra realtà, purtroppo, ci sono molti vecchi opifici industriali liberi e diversi capannoni anche di recente costruzione non affittati.

A Montegranaro così come più volte rappresentato a mezzo stampa e nei diversi Consigli comunali dalla data dell'approvazione definitiva del Piano Regolatore del giugno 2009 ad oggi, è stato sempre fatto presente che la superficie edificabile è ampiamente sovradimensionata rispetto al numero dei quasi 13.000 abitanti, tanto è vero che si parlava di possibilità di crescita fino ad oltre 35.000 abitanti. Ecco, quindi, che a fronte dei circa 120 ettari divenuti edificabili per le attività produttive, già oggetto delle due zone industriali a Piane di Chienti e lungo la Mezzina, unitamente all'enorme superficie edificabile prevista nel PRG, il gettito potenziale IMU sarebbe consistente, sebbene ci sia una parte considerevole non pagata. L'Amministrazione comunale è già andata incontro ai cittadini, che hanno chiesto la retrocessione di alcune aree edificabili: appena un anno fa sono state accolte circa 30 richieste per complessivi 34.000 mc, laddove è stato possibile, non escludendo per il futuro altre iniziative in tale direzione a mezzo di pubblici avvisi, senza arrecare pregiudizio a nessuno.

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