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L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia si esibisce nell'Area Archeologica di Monte Rinaldo

MONTE RINALDO - "Un connubio di ironia e bellezza in un luogo idilliaco". Così si può definire il concerto del Quint’etto dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia in programma domenica 11 giugno alle 19.30 presso l’Area Archeologica del santuario ellenistico romano de La Cuma a Monte Rinaldo. Cinque musicisti straordinari che compongono il Quint’Etto, ensemble che affonda le sue radici nella musica classica, fondendole con le sonorità del rock, dello swing, del blues, del tango, della musica brasiliana e più in generale della musica leggera. La formazione ha infatti sperimentato e fatto proprio un repertorio che va dai rock sfrenati di Elvis Presley, alle rielaborazioni di musiche di Mozart. Attraverso un viaggio nelle sfumature della musica, anche i brani composti da Bach e altri grandi maestri si aprono a nuovi orizzonti, in modo sorprendente, originale e a tratti ironico.Si tratta di quintetto d’archi (due violini, una viola, violoncello e contrabbasso) formato da professori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Trova le sue origini nello studio del repertorio classico ma, allo stesso tempo, mescola le esperienze musicali personali dei cinque musicisti, affinché ciascuno, nella “fusione” con gli altri, possa apportare il proprio “etto” di cultura. Il Quint’etto ha deciso di aprire i propri orizzonti musicali a nuove sperimentazioni quasi inesplorate per un complesso di soli strumenti ad arco. Oggi il Quint’etto suona regolarmente per le più prestigiose associazioni concertistiche ottenendo successo di pubblico e critica ad ogni sua performance. L’ingresso al concerto è gratuito.

Alle 18.30, all’interno dell’area verde della stessa Cuma sarà allestito un aperitivo che unirà archeologia, profumi e colori della campagna e buon cibo, in attesa delle prime note musicali. Ad organizzarlo sono il Comune e la Pro Loco di Monte Rinaldo in collaborazione e con i patrocini di Rete Museale dei Sibillini, UNPLI Marche, Ministero dei Beni e Attività Culturali, Regione Marche, Provincia di Fermo e il supporto di Fondazione Carifermo, BCC Picena, e Camera di Commercio di Fermo.

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