La giunta "small" di Luca Ceriscioli. Conferite le deleghe, Cesetti al bilancio. Il presidente tiene la sanità, 30 milioni per il sociale

MARCHE - Sarà il presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti a tenere in mano i cordoni della borsa delle finanze regionali per i prossimi cinque anni. A lui, il neo presidente Luca Ceriscioli ha infatti attribuito la delega al Bilancio dell'ente. Rispettando quanto anticipato poco dopo essere stato eletto, Ceriscioli ha dato vita ad una giunta a sei, con uguale rappresentanza maschile e femminile. Stamattina, ad Ancona, alla prima seduta della nuova giunta regionale e l'attribuzione delle deleghe.

Oltre al bilancio, a Cesetti (Pd) vanno: finanze, demanio e valorizzazione del patrimonio, credito, provveditorato ed economato, rapporti con le agenzie, gli enti dipendenti e le società partecipate, in collaborazione con gli Assessori competenti, informatica e reti ICT, organizzazione e personale, polizia locale e politiche integrate per la sicurezza, enti locali e servizi pubblici locali, partecipazione e volontariato.

Anna Casini (Pd), oltre alla vicepresidenza si occuperà di lavori pubblici, edilizia pubblica, edilizia residenziale pubblica, piste ciclabili, viabilità, infrastrutture, porti aeroporti e interporto, governo del territorio, edilizia, urbanistica, agricoltura, alimentazione, foreste, sviluppo rurale, agriturismo, zootecnia, industria agroalimentare, bonifica.

Manuela Bora (Pd) penserà a industria, artigianato, commercio, fiere e mercati, cave, tutela dei consumatori, pesca marittima, politiche comunitarie, cooperazione allo sviluppo, pari opportunità.

L'Udc Loretta Bravi ha ricevuto le deleghe a lavoro, tutela e sicurezza del lavoro, professioni, previdenza complementare e integrativa, formazione professionale, istruzione, università e diritto allo studio, sostegno alla famiglia.

A Moreno Pieroni (Pd) sono andati valorizzazione dei beni culturali, promozione e organizzazione delle attività culturali, musei, biblioteche, grandi eventi, spettacolo, turismo, caccia e pesca sportiva;

Angelo Sciapichetti (Uniti per le Marche) è stato delegato a valorizzazione dei beni ambientali, tutela del paesaggio, parchi e riserve naturali, rifiuti, risorse idriche, difesa del suolo e della costa, produzione e distribuzione dell’energia, green economy, fonti rinnovabili, trasporti, reti regionali di trasporto, protezione civile, politiche per la montagna e le aree interne.

Ceriscioli ha tenuto per sè: tutela della salute, veterinaria, acque minerali, termali e di sorgente, servizi sociali, politiche dell’infanzia, dei giovani e degli anziani, promozione sportiva, rapporti con le istituzioni internazionali e comunitarie, nazionali e locali, programmazione, affari generali, istituzionali e legali, sistema statistico, persone giuridiche private, ordinamento dell’informazione e della comunicazione, nomine.

“Per tutti noi - ha detto Ceriscioli - si tratta della prima partecipazione ad una giunta regionale alla quale daremo la nostra impronta e il nostro stile. Da subito abbiamo affrontato i temi che caratterizzeranno i primi 300 giorni di governo e già da domani ci metteremo in moto per realizzare quegli obiettivi che abbiamo promesso ai marchigiani all’inizio del mandato. La scelta degli assessori è stata dettata dalla volontà di tenere insieme le competenze di ciascuno in modo da facilitare il lavoro, dando anche però l’opportunità di confrontarsi con nuove materie".

"D’altra parte - ha proseguito - va sottolineato che nelle precedenti legislature le deleghe erano distribuite tra dieci assessori mentre ora sono sei ed è quindi fisiologico un carico più pesante per ogni assessore. Ho cercato in ogni modo di portare avanti gli impegni presi e credo di aver corrisposto il più possibile le aspettative sia in termini di ampiezza nella rappresentanza territoriale (ogni provincia è rappresentata) che di genere. Sono infatti particolarmente orgoglioso del fatto che questa giunta è composta al 50% da donne”.

Per quanto riguarda il ruolo di Ancona capoluogo, Ceriscioli ha sottolineato che “Regione e capoluogo devono camminare di pari passo: il rafforzamento di una presuppone il rafforzamento dell’altro e viceversa. Allo stesso modo riteniamo assolutamente necessario essere presenti su tutto il territorio e per questo motivo stiamo già organizzando una campagna di ascolto che coinvolgerà amministratori e categorie da nord a sud. Partiremo da Ascoli. L’obiettivo è condividere con i marchigiani una grande strategia per il rilancio e la crescita di tutta la comunità”.

Quanto alla decisione di tenere per sè sanità e servizi sociali, il presidente Ceriscioli che: “Il ruolo diretto del presidente della Regione nella sanità ha lo scopo di dare alla comunità un segnale ben preciso di presa in carico della responsabilità. Si tratta di una scelta temporanea per impostare il lavoro e arrivare a determinati parametri di stabilità sia per quanto riguarda i servizi diffusi che la riduzione delle liste d’attesa”. Sul fronte del sociale è stato invece stabilito che dovranno essere reperiti, con una variazione al bilancio corrente, 30 milioni di euro da destinare al settore.

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