Si parte: la nuova giunta all'opera. Stamattina la presentazione e il primo atto ufficiale

FERMO - Una modifica al disciplinare sull’uso dei palchi e delle strutture pubbliche. E’ il primo atto ufficiale della nuova Giunta di Fermo, che si è riunita stamattina per la prima volta, prima di presentarsi alla stampa. “Con questo atto - ha spiegato il sindaco Paolo Calcinaro - abbiamo abolito l’odiosa cauzione che impediva a molte associazione di organizzare eventi a Fermo. Vogliamo far respirare questa città e lo faremo concretizzando quanto detto in campagna elettorale”.

A lavoro da meno di una settimana, la nuova giunta ha già impostato la modalità di azione. “Ogni assessorato - ha detto il primo cittadino - agirà in modo autonomo all’interno del proprio ambito, evitando il verticismo assoluto del sindaco. Mi fido di tutti gli assessori, invertiremo il rapporto tra giunta e sindaco e tra amministrazione e città. Spero di poter affrontare da subito i nodi più importanti per Fermo. Cinque anni nell’azione amministrativa sono brevi”.

Sintetizzando il "modus operandi", Calcinaro ha anticipato che, oltre agli assessori, il Comune potrà contare sull’apporto di diversi consiglieri che saranno delegati ad affrontare determinate tematiche. Anche l’opposizione avrà un ruolo dell'azione di governo.

E’ stata poi la volta dei singoli assessori che si sono presentati. A partire da Alberto Scarfini (politiche sportive, politiche giovanili, politiche comunitarie e decoro urbano), pronto ad instaurare fin da subito un “contatto diretto con la cittadinanza e con le associazioni per capire le problematiche e cercare di risolverle”.

Alessandro Ciarrocchi (politiche ambientali e politiche per il patrimonio) ha espresso la volontà di “dare un contributo positivo alla rinascita di Fermo e alla collettività”. “Respiriamo aria positiva - ha detto - siamo spinti dall’entusiasmo dei consiglieri e degli impiegati comunali; cercheremo di essere all’altezza della situazione e di non deludere le aspettative”.

Superato l’impatto iniziale con la macchina comunale, Mirco Giampieri (politiche sociali e diritti di cittadinanza, politiche educative e scolastiche, politiche per l’immigrazione e l’integrazione, Centro Montessori, politiche per la partecipazione e politiche abitative) si è detto consapevole del ruolo che gli è stato affidato, “che ogni giorno mi appassiona di più”. “Cercheremo di non deludere la fiducia in noi riposta; vogliamo mantenere tutti i servizi attivi e migliorarli dove possibile attraverso i suggerimenti della cittadinanza”.

Il “tecnico” della giunta Calcinaro, Francesco Nunzi (urbanistica), ha parlato della volontà di portare nel governo della città un maggiore rapporto tra “cittadino, utente e uffici”. “Dovrò affrontare problematiche complesse - ha detto - di cui ancora so poco, ma farlo con la mente sgombra sarà un vantaggio”.

Francesco Trasatti (vicesindaco) il Comune di Fermo lo conosce bene. Ci torna da vicesindaco dopo l’esperienza conclusasi in anticipo con la giunta Brambatti. Nuova grinta sembra caratterizzare l’assessore alla cultura, al turismo e al personale, che entra nel merito del regolamento approvato stamattina e dai lui proposto. “Se un Comune, pur nelle mille difficoltà che ha, non riesce ad essere vicino alla propria città nelle cose più semplici, come potrà esserlo in tutte le altre?”, si è chiesto. “Il regolamento dei palchi - ha continuato - è un atto di concretezza, semplicità e vicinanza, che simboleggia il modo in cui vogliamo impostare il nostro lavoro”.

Qualche parola, Trasatti l’ha spesa anche per la sua delega al personale (“chi te l’ha fatto fare”, il commento più gettonato ricevuto dall’assessore). “Possiamo avere anche Mandrake a capo di un settore - ha detto - ma se la macchina amministrativa, non va non c’è supereroe che tenga”. A questo proposito, Trasatti ha spiegato di aver avviato le convocazioni per incontrare i sindacati, per ristabile quel dialogo “venuto meno negli anni passati. Cerchiamo di capire le necessità dei dipendenti; dovremo fare i conti con 32 prepensionamenti”.

Sempre stamattina il settore dei servizi sociali e quello dei lavori pubblici sono stati protagonisti di una riorganizzazione, con la creazione di due macroaree: una “tecnica”, che comprende ambiente, urbanistica e lavori pubblici, e una relativa ai servizi sociali e alle progettazioni comunitarie, in grado di servire tutti gli altri assessorati.

In ritardo forzato sulla tabella di marcia, la programmazione estiva sarà in questi giorni tra le priorità dell’assessore al turismo. Martedì prossimo a Lido di Fermo è in programma un incontro con gli operatori che lavorano sulla costa. “Vedremo quello che si può fare - ha detto Trasatti - per quella che è una situazione ‘tampone’”.

Subito dopo sarà la volta della creazione di un tavolo tecnico con i musei, sentendo anche esponenti della minoranza. “Ho già contattato Nunzio Giustozzi (ex assessore alla cultura della giunta Brambatti, ndr) e a breve parlerò con Giulia Torresi, per articolare un discorso senza steccati sui musei, un punto focale per la città”.

A prendere la parola è stata poi Ingrid Luciani (lavori pubblici, qualità urbana e protezione civile), unica donna in giunta, che ha voluto soffermarsi sulla sua delega alla Protezione Civile, un settore “spesso dimenticato - ha spiegato - di cui ci si ricorda solo nel momento di emergenza”. La Luciani ha poi ringraziato il gruppo di Fermo, “molto motivato e attivo, grazie al quale diverse problematiche vengono risolte”.

L’uomo più discusso della giunta Calcinaro, ex assessore dell’amministrazione Di Ruscio, partito come sfidante dell’attuale sindaco e finito nelle fila dei vincitori, Mauro Torresi (politiche del lavoro, attività economiche e commercio, Polizia Municipale, politiche per la viabilità e trasporti) ha detto: “Ringrazio il sindaco che mi ha voluto in giunta nonostante le critiche ricevute. Spero di mettere a servizio del Comune la mia concretezza”.

A tenere in mano i cordoni della borsa comunale sarà Savio Febi a cui è stata affidata la delega al bilancio. Un ruolo non semplice, come ammesso dallo stesso assessore, in un momento in cui gli enti locali non se la passano particolarmente bene. “Le nostre - ha anticipato - saranno scelte improntate ad una visione strategica di lungo periodo. Ci proponiamo di dare un futuro alla città, anche se le condizioni sono cambiate”.

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