FERMO - Riconosce l'80% delle vocali e capisce il 40% delle parole la paziente di 22 anni a cui lo scorso 5 maggio è stato impiantato un orecchio bionico all'ospedale Murri di Fermo. Dopo venti giorni di attesa, ieri l'impianto cocleare è stato acceso e la ragazza è tornata a sentire. Il dispositivo - spiegano dal reparto Otorinolaringoiatria - funziona perfettamente. La ragazza, affetta da una sordità profonda all'orecchio sinistro e da una sordità totale a quello destro (dove è stato impiantato l'orecchio bionico), consegueza di un'infezione dopo un intervento eseguito 13 anni fa, sarà ora seguita dalle logopediste e controllata fra circa un mese. La previsione è che potrà utilizzare al meglio l'impianto nel giro di due mesi, recuperando un udito pressoché normale.
"Siamo molto soddisfatti - il commento del primario Stefano Dallari, dopo l'intervento - perché questo è il risultato di un lavoro di squadra, iniziato nel 2007 con l' istituzione del C.I.S.Fe (Centro Multidisciplinare Integrato per lo Studio e la Cura della Sordità del Bambino e dell'Adulto), brillante esempio di integrazione fra medicina ospedaliera e territoriale che continua con successo nel tempo e che ci ha permesso di essere l'unico centro regionale a fare questo tipo di attività. I sei pazienti già operati, fra i quali una bimba di 5 anni nel 2014, hanno avuto tutti ottimi risultati. Sarebbero dovuti andare in altri centri fuori regione con molto maggiori disagi e maggior impegno economico per la comunità. I nostri ringraziamenti vanno in particolare ai vari direttori generali che si sono succeduti e che, tutti, ci hanno sempre e convintamente sostenuto".