Quando una puntura può risultare fatale

CIVITANOVA MARCHE - Informazioni e consigli sulle allergie al veleno di insetti

a cura del Centro di Allergologia Asur Zona 8

Con l’arrivo della bella stagione si intensificano le uscite e le attività ricreative all’aperto e torna, puntualmente, a diffondersi la “fobia” per le punture d’insetto. Nella maggior parte dei casi le punture si risolvono spontaneamente con arrossamento, gonfiore e bruciore locali che possono durare al massimo qualche ora. Una piccola percentuale di soggetti, però, può sensibilizzarsi al veleno di questi insetti e sviluppare manifestazioni allergiche generalizzate anche molto gravi.
In Italia gli insetti maggiormente responsabili di reazioni allergiche sono rappresentati dagli imenotteri pungitori: Api e Vespidi (Vespe, Polistini e Calabroni). Maggiormente colpite da questa allergia sono le categorie più esposte al rischio di punture come gli apicoltori, gli agricoltori, i residenti in zone rurali e coloro che per lavoro o per hobby svolgono attività all’aperto.

Il paziente allergico, in un tempo relativamente breve dalla puntura, avverte la comparsa di vampate di calore che di solito precedono l’insorgenza dell’orticaria e di sintomi più generali come nausea, crampi addominali e vomito; possono quindi verificarsi in rapida successione manifestazioni respiratorie provocate dal rigonfiamento della laringe (il soggetto fa fatica a parlare, ha l’impressione di soffocare, gli manca l’aria) e cardiovascolari (accelerazione del battito cardiaco e forte abbassamento della pressione). Le conseguenze dello shock anafilattico possono essere anche mortali.

Tra i vari aspetti di questa malattia non va sottovalutato quello psicologico: il paziente vive spesso in uno stato di angoscia che arriva a incidere pesantemente sulla qualità della vita e sull’attività lavorativa. Risulta indispensabile, quindi, che il paziente con allergia al veleno di imenotteri contatti un centro specialistico dove, attraverso adeguati accertamenti diagnostici, è possibile individuare l’insetto responsabile della reazione, valutare il grado di rischio e delineare le strategie terapeutiche. Ai pazienti risultati allergici, lo specialista allergologo fornirà l’elenco dei farmaci (adrenalina, antistaminici, cortisonici, ecc.) da portare con sé e dettagliate istruzioni per autogestire una eventuale terapia di emergenza. Particolarmente pratici sono i dispositivi per autoiniettare adrenalina predosata che, per i pazienti a rischio, sono reperibili gratuitamente nelle farmacie ospedaliere. Ai pazienti che manifestato orticaria, soffocamento e collasso viene raccomandata l’immunoterapia specifica con veleni purificati che rappresenta l’unico strumento terapeutico in grado di offrire una protezione pressoché completa in caso di nuova puntura.

Il Centro di Allergologia dell’ospedale di Civitanova Marche è uno dei più importanti in Italia per la diagnosi e la cura delle allergie al veleno di insetti. Attualmente vengono seguiti circa 1.800 pazienti con allergie al veleno di insetti (circa 900 quelli in trattamento), un terzo dei quali provengono da fuori regione.


Tel. 0733.823229 - www.asurzona8.marche.it

Ultima modifica il Lunedì, 10 Ottobre 2016 11:14

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