Il buono che esce dal carcere

FERMO - Si è concluso nei giorni scorsi nel carcere di Fermo il corso di formazione, primo nelle Marche, per aiuto pasticciere. Sabato scorso, davanti al prefetto Mara Di Lullo, al direttore del carcere Eleonora Consoli, al sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, al vice sindaco di Montegiorgio Michele Ortenzi, al responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti, al rappresentante della Caritas Stefano Castagna, ai vertici della Polizia penitenziaria e ai componenti del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea è stato presentato il "Buono dentro", una serie di biscotti che un gruppo di detenuti ha realizzato dopo aver seguito il corso tenuto dal pasticciere Paolo Totò e dagli chef Benito Ricci e Sandro Pazzaglia del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea.

Due mesi di impegno durante i quali, oltre all'attività in cucina, sono state tenute anche lezioni teoriche proposte dal dietologo Paolo Foglini. Già lo scorso anno i mesi di ottobre e novembre avevano visto la partecipazione dei detenuti ad un altro corso, quello per aiuto-cuoco. Entrambi i progetti avanzati dal Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea sono stati sposati dai vertice del carcere e sostenuti dalla Fondazione Caritas in Veritate.

La piccola produzione - sessanta sacchetti distribuiti come omaggio alle autorità locali - è stata possibile grazie ad una rete di solidarietà promossa dal Laboratorio della Dieta Mediterranea: la Distilleria Varnelli Spa ha messo a disposizione prodotti che hanno arricchito l'impasto, Umberto Bachetti di pizza.it ha donato il forno per la cottura, il Rotary Club di Fermo ha appoggiato l'iniziativa, il Comune di Montegiorgio ha offerto le etichette, il Forno Luciani di Fermo ha provveduto al trasporto del forno, la ditta Andolfi & C. di Sant'Elpidio a Mare ha donato gli involucri.

"Un segno di grande civismo", ha commentato il prefetto Di Lullo. Il rappresentante dello Stato ha inoltre rimarcato il concetto di rieducazione, invitando i detenuti a guardare al futuro e mettersi subito nell'ottica di una svolta della propria vita. Soddisfazione è stata espressa dalla direttrice Consoli. Per i carcerati, il loro portavoce ha raccontato dell'importanza dei corsi anche sotto un profilo di acquisizioni professionali, augurandosi che si possa continuare su questa linea. Nel biglietto augurale allegato al sacchetto - dove campeggia la riproduzione dell'Adorazione dei Pastori del Rubens - si legge: "Il 'Buono dentro' è il dolce che i detenuti del carcere di Fermo, terminato il corso per aiuto pasticciere, offrono ai rappresentanti della Comunità del Fermano".

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