Un labrador per superare le barriere della disablità. Al via un nuovo progetto di pet-therapy

CIVITANOVA MARCHE - Sarà Orazio, un dolce labrador addestrato da Agnese Franchellucci, ad occuparsi di otto ragazzi disabili che parteciperanno al progetto di pet-therapy “Mettiti nella mia pelliccia”. L'iniziativa, promossa dall'associazione “Cluana dog” con il sostegno dell'Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Civitanova Marche, nasce come seconda tappa dell'esperienza maturata lo scorso anno dalla Cluana dog, con il coinvolgimento di alcuni privati e delle associazioni del territorio (Anffas, Paolo Ricci, Lega del Filo d'oro, Cittadella del sole e Amadown).

A presentare il progetto, questa mattina, in Comune, c'erano l'assessore ai Servizi sociali Yuri Rosati, l'operatrice di pet-therapy Agnese Franchellucci e Emanuele Baldoni della Cluana dog. “Mettiti nella mia pelliccia” si svolgerà dal 23 maggio nei locali del circolo sportivo Fontespina, in dieci incontri a cadenza mensile della durata di un'ora, che vedranno protagonisti ragazzi disabili dai 9 ai 15 anni.

Durante gli incontri saranno proposti interventi di tipo educativo, ricreativo e terapeutico effettuati con l'ausilio del labrador Orazio. “E' la prima esperienza di questo tipo con la Cluana dog – ha spiegato l'assessore Rosati – ma per l'Amministrazione comunale è la seconda, poiché lo scorso anno abbiamo avviato il progetto di ippoterapia organizzato dal dr. Romeo Villotti all'ippodromo Mori. Questa che presentiamo oggi è una nuova avventura per l'Assessorato, utile a far conoscere nuove terapie per aiutare chi è in difficoltà. Sono convinto che si riuscirà anche in questo caso a fare un eccellente lavoro”.

“Sono tante – ha detto la proprietaria Agnese Franchellucci – le esperienze di pet-therapy fatte da Orazio: nelle carceri con i detenuti (lo scorso ottobre Orazio è entrato nel carcere di Fermo per un progetto di gestione dell'aggressività e della sofferenza dei detenuti, ndr), nelle scuole affrontando casi di bullismo, negli ospedali con bambini e anche nel reparto psichiatrico. E' un cane che conosce molto bene la disabilità e saprà essere un ottimo mediatore relazionale anche in questo nuovo gruppo. La vicinanza ad Orazio sviluppa il contatto tattile, visivo ed emotivo verso il superamento di alcuni blocchi, in modo da recuperare abilità che queste persone possono aver perduto”.

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