Termina a reti inviolate il confronto tra Campobasso e Fermana

CALCIO – Le due formazioni, autrici entrambe di una buona prova, si tengono bene testa, spartendosi la posta in palio, nonostante da parte ospite ci sia il rammarico per le diverse palle-goal create e non concretizzate nella prima frazione, con il portiere Palumbo migliore in campo ed anche un legno colpito da Molinari . I canarini, costretti a rinunciare in settimana a Petrucci e Sene, squalificati dal Giudice Sportivo, oltre che a Bossa e Urbinati infortunati, viste le non perfette condizioni di un affaticato Ferrante, varavano un’inedita difesa con Mane indietreggiato a far coppia con Comotto. In avanti, a completare il tridente con Molinari e D’Angelo, si rivedeva con buoni spunti il fantasista Margarita, mentre a dar man forte in mediana subentrava dal primo minuto l’argentino Valdes. I padroni di casa, dall’arrivo di Mister Silva, marciavano a bottino pieno tra le mura amiche, con tre successi su tre nei precedenti incontri disputati negli spazi sconnessi e larghissimi del “Nuovo Romagnoli”: quest’oggi giornata rossoblù sugli spalti ed un pieno di energie profuse in campo dall’esperto Iaboni e compagni per arginare, con il consueto 3-5-2 con Improta e Fioretti pericolosi terminali offensivi, l’entusiasmo della prima della classe. Ne è scaturito un incontro dai buoni ritmi, con i canarini che nella prima frazione sono stati maggiormente incisivi, sfiorando più volte il vantaggio con Margarita, con Palumbo chiamato a fare gli straordinari e ad opporsi bene anche ai piazzati di Molinari. Sul finire dei primi 45′ anche il centrocampista Forò è costretto ad uscire, vittima di un infortunio: al suo posto, esordisce in stagione Mandorino, rigenerato dalle cure del fisioterapista Walter Costi e reduce da un lungo periodo di inattività (23 mesi) dopo l’intervento al ginocchio di un anno e mezzo fa. Nella ripresa erano comunque i molisani a creare qualcosa in più dei gialloblù, provando subito a impensierire Valentini con il tiro-cross di D’Aversa: lo stesso estremo canarino respingeva alla grande il tentativo ravvicinato di Improta, penetrato nel cuore dell’area di rigore a scoccare la conclusione dopo un fallo non ravvisato da Cascone di Nocera Inferiore ai danni di Clemente. Più volte i canarini non si trovavano d’accordo con le decisioni del fischietto campano, che nel finale di gara lasciava proseguire su un atterramento in area di Valdes: nel corso del primo tempo il direttore di gara ignorava platealmente una serie di falli su D’Angelo, ammonendo anche il numero 10 ospite per simulazione, mentre a circa un quarto d’ora dal termine allontanava dalla panchina per proteste Mister Silva.

La gara terminava dunque senza vincitori né vinti, con un Misin in grande spolvero dopo la recente influenza, un Comotto apparso pressoché insuperabile nonostante i crampi finali ed una ennesima prova di grande generosità e abnegazione da parte di tutto il gruppo, capace di rimanere concentrato e non disunirsi anche nel caso di assenze e stanchezza. Come sempre, encomiabile anche oggi il contributo di coloro che, subentrati dalla panchina, si sono fatti trovare pronti contribuendo ai fini del soddisfacente pari finale. “Una buona gara contro una squadra quadrata, stretta e organizzata, che sapevamo avrebbe chiuso ogni varco non mollando un centimetro. Prendiamo bene questo punto, specie alla luce delle tante difficoltà incontrate nei giorni scorsi e anche nel corso dell’incontro – ha commentato Mister Destro in sala stampa – mancano ancora sei partite difficili, questa settimana penseremo prima a recuperare le tante energie spese e poi a valutare le condizioni dei nostri ragazzi e a lavorare. Non è ancora il momento di fare altri discorsi: domani ci riposeremo, poi subito testa alla Vis Pesaro”. Sulla stessa frequenza anche il commento del DG Conti: “Sapevamo che sarebbe stata una partita tosta, perché il Campobasso dall’arrivo di Mister Silva ha cambiato trend di risultati, con una formazione diventata granitica in fase difensiva e sempre temibile in avanti. Non avremmo mai immaginato questo vantaggio a sei giornate dalla fine, ma in fase di costruzione della squadra, avendo mantenuto lo zoccolo duro dei giocatori della scorsa stagione, ero certo della bontà del lavoro fatto e del fatto che la Fermana avrebbe disputato un campionato di vertice, nonostante i pronostici fossero tutti per il Matelica. Il nostro valore aggiunto, il quid in più che ha fatto la differenza insieme a un gruppo eccezionale e compatto di giocatori sia over che under, è stato di certo Mister Destro, che sin dal suo avvento nella scorsa stagione ha trasmesso alla squadra una mentalità del lavoro importante, una abnegazione alla causa che ha premiato le scelte fatte domenica dopo domenica. I ragazzi hanno iniziato a seguirlo in maniera attenta e professionale a partire dagli allenamenti. Prova di questo è stata anche la reazione alle poche sconfitte che abbiamo avuto e che comunque sono venute al termine di ottime prestazioni. Un grazie speciale infine come sempre ai nostri tifosi che anche oggi in Molise ci hanno seguito in massa e ci hanno sostenuto per tutto l’incontro”. Concorde ai microfoni dei giornalisti anche il centrocampista Misin: “Sapevamo che saremmo venuti a giocare in un campo difficile, contro una squadra reduce da una buona serie di risultati, soprattutto dopo il cambio del Mister. Oggi abbiamo disputato un buon primo tempo, creando alcune palle gol, poi nella ripresa un po’ di stanchezza e qualche infortunio ci hanno un po’ condizionato: dunque un buon punto, che prendiamo e portiamo a casa positivamente. Mancano ancora sei partite al termine, non è ancora il momento dell’entusiasmo, la matematica ancora non è dalla nostra parte: ci aspettano sei battaglie. Ogni domenica dovremmo continuare a scendere in campo concentrati e dando il massimo. Abbiamo un vantaggio importante: merito del gruppo che abbiamo creato con tanta volontà e spirito di sacrificio, con una ferrea volontà e un grandissimo impegno da parte di tutti sin dalle sedute di allenamento. È vero che non eravamo i favoriti della vigilia, ma ci siamo fatti trovare pronti: il campionato comunque è ancora lungo. Manca tanto e abbiamo ancora tanto da lavorare”.

Ultima modifica il Lunedì, 27 Marzo 2017 12:04

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