Una buona Fermana blocca la corazzata Vicenza

CALCIO - “Il nostro stadio dovrà essere il fortino con cui costruire la nostra salvezza”, le parole di capitan Comotto che, oggi più che mai, risuonano come presagio. Sul manto erboso del Recchioni la Fermana, cancellata la sconfitta immeritata contro il Bassano di mercoledì scorso, rimedia un buon punto contro un’altra veneta, il Vicenza. Una gara che, per certi versi, “vendica” il 2-1 delle lane in terra fermana nell’ultimo precedente tra le due formazioni in Serie B datato 31 ottobre 1999. Mister Destro torna al 4-4-2 con il duo d’attacco Lupoli-Sansovini; Colombo risponde con il fido 4-3-3 dal tridente De Giorgio-Ferrari-Giacomelli. Fermana subito arrembante nei primi giri di orologio, che si affaccia costantemente nell’area occupata dai biancorossi con Lupoli e Misin. Gli ospiti reagiscono al 17′ con Ferrari che innesca sulla destra Tassi per Giacomelli, chiuso magistralmente da Gennari. Poco più tardi forcing dei canarini a ridosso del settore ospiti prima con un affamato Lupoli, poi con uno scatenato Doninelli ed infine con Misin, ma la palla si rifugia in angolo. Al 27′ il Vicenza prova ad approfittare grazie alla punizione affidata a Giacomelli ma la palla si stampa sulla barriera gialloblù, infrangendo l’azione. Al 30′ Petrucci per Misin, il cui tiro viene deviato dall’estremo difensore vicentino in angolo. Quattro minuti più tardi Re Artù pesca il jolly dalla distanza, sfiorando l’incrocio dei pali. Nel finale di tempo, altra occasionissima per i padroni di casa che, tra le mura amiche, sono determinati a far proprio il risultato: Petrucci s’invola sulla destra ma strozza il tiro che finisce di poco a lato.

Nella ripresa continua il mordente dei padroni di casa, reprimendo sempre più gli avversari nel loro territorio amico. Le incursioni gialloblù mettono i brividi alla retroguardia delle lane; all’8′st Petrucci, su punizione di Sansovini, cerca la volata, ma viene fermato da Milesi, al 21′st è sempre l’esterno fermano, questa volta in solitaria, a colpire il bersaglio, ma il tiro termina di poco sopra la traversa. La Fermana, con il coltello tra i denti, è determinata a fare bottino; tesi a favore della quale si annoverano i 6 calci d’angolo della seconda parte di gara (sugli 8 totali). L’ultimo sospiro dei berici si materializza al 37′st con un tiraccio di Domizi che finisce di poco al lato sinistro di Valentini. Canarini, invece, che tentano l’assalto anche negli ultimi 4 minuti di recupero, senza, però, scardinare il catenaccio biancorosso, miglior difesa della stagione, fino a questo momento, a braccetto con il Renate.

Un ottimo punto, dunque, per Comotto & Co. che replicano la brillante prova di due giornate fa contro il Bassano, ottenendo, stavolta, un punto prezioso che consente alla Fermana di restare agganciata alla zona playoff del Girone B.

FERMANA (4-4-2): 1 Valentini, 4 Urbinati, 5 Comotto (c) (4′st 24 Grieco), 7 Petrucci, 8 Misin, 15 Clemente, 17 Sansovini (41′st 23 Akammadu), 20 Doninelli (31′st 2 Mane), 1 Gennari, 29 Lupoli (31′st 9 Cremona), 30 Sperotto. A disp: 12 Ginestra, 2 Mane, 3 Forò, 9 Cremona, 13 Gasperi, 14 Franchini, 18 Maurizi, 19 Ciarmela, 23 Akammadu, 24 Grieco, 25 Da Silva, 26 Equizi. All: Flavio Destro

VICENZA (4-3-3): 1 Valentini, 2 Bianchi, 6 Alimi, 8 Romizi, 9 Ferrari (17′st 26 Comi), 10 Giacomelli (c) (29′st 20 Beruatto), 13 Crescenzi, 15 Giraudo, 18 De Giorgio (17′st 11 Di Molfetta), 19 Milesi, 29 Tassi (29′st 24 Salifu). A disp: 12 Fortunato, 22 Costa, 7 Lanini, 11 Di Molfetta, 14 Magri, 17 Ferchichi, 20 Beruatto, 21 Bangu, 24 Salifu, 26 Comi, 27 Turi. All: Alberto Colombo

Arbitro: Matteo Marchetti di Ostia Lido

Assistenti: Tiziano Notarangelo di Cassino e Simone Assante di Frosinone

Ammoniti: 26′ Comotto (F), 38′ Ferrari (V), 21′st Comi (V)

Corner: 8-1

Recupero: 1° tempo -; 2° tempo 4′

Note: Fermana in maglia e calzettoni gialli e pantaloncini blu e portiere con maglia e calzettoni blu e pantaloncini gialli; Vicenza con maglia e calzettoni biancorossi e pantaloncini bianchi e portiere nero

Spettatori: 1.631 di cui 440 abbonati per un incasso di € 12.126

LE DICHIARAZIONI DEL POST PARTITA

MISTER FLAVIO DESTRO: “Nel primo tempo abbiamo sofferto un pochino contro una squadra che, basta vedere i nomi, è da prime posizioni – commenta a fine gara mister Destro – . Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio noi, creando e costruendo ottime occasioni che, se concretizzate, ci avrebbero regalato la vittoria. La prestazione è stata ottima, i ragazzi hanno fatto una partita brillante per determinazione, applicazione, intensità, ordine di gioco e coordinazione nelle due fasi offensiva e difensiva. Posso solo fare i complimenti ai miei ragazzi che si sono sacrificati, aiutati ed hanno sfruttato bene le ripartenze. La prestazione odierna serve per aumentare l’autostima e per dare morale: quando si perde non si sta mai bene, c’è il pensiero del non aver fatto risultato che pende come la spada di Damocle. Oggi avevamo di fronte un Vicenza molto ben messo, agguerrito, che ci ha creato dei rompicapo, ma siamo stati bravi noi a non concedere spazi. In fase di finalizzazione dobbiamo essere più lucidi e meno frenetici. Quando arriviamo nei pressi dell’area avversaria dobbiamo rifinire bene gli ultimi passaggi. In quella circostanza oggi un pochino siamo venuti meno, ma c’è da dire che su 3 o 4 palle i veneti hanno salvato il risultato. Analizzando queste ultime tre partite – conclude l’allenatore gialloblù – si deduce che raccogliamo meno di quanto esprimiamo in campo: contro il Bassano meritavamo qualcosina in più; a Trieste sono stati commessi tre errori ma abbiamo fatto 6 tiri in porta contro i 4 dei biancorossi; oggi, esaminando i 90 minuti di gioco, avremmo meritato di più. Si è chiuso uno dei 4 cicli, ovvero il primo della serie da 9 partite, in cui abbiamo totalizzato 12 punti. Se riuscissimo ad avere questa media in tutte e 4 le fasi, arriveremmo a 48 con la salvezza in tasca. Per questo dobbiamo essere contenti di quel che abbiamo raccolto, non vessare quelo che abbiamo perso e riazzerare tutto continuando a lavorare su questa strada”.

DG FABIO MASSIMO CONTI: “Voglio fare un grande plauso ai ragazzi perchè oggi giocavamo contro una squadra che, a detta di tutti, è stata costruita per vincere il campionato insieme ad altre 5 o 6 compagini – analizza il DG Conti – . Credo che oggi, in campo, questa differenza non si sia notata. Mi sembra che l’unica squadra che abbia provato a vincerla sia stata la Fermana. A mio avviso c’erano almeno due rigori netti a nostro favore, uno per tempo. Non capisco il perchè di questo arbitraggio negativo, il secondo che subiamo tra le mura amiche, dopo la partita in casa con il Bassano. La mia non vuole essere una polemica ma credo che, guardare le immagini, sia sufficiente ormai ai tempi della VAR. Ritengo che una squadra come la Fermana, allestita per salvarsi, nel secondo tempo abbia assediato una corazzata come il Vicenza nella propria area, non solo nei 90 minuti canonici ma anche nel recupero, dove solitamente le formazioni più forti esprimono il forcing finale. Speriamo di continuare a mettere in campo prestazioni come questa e come quella contro il Bassano – chiosa il DG – , che mi fanno ben sperare per il futuro e sicuramente lotteremo fino alla fine per centrare il nostro obiettivo che è quello della salvezza”.

DIFENSORE MATTIA GENNARI: “Affrontavamo una delle squadre candidate alla vittoria di questo campionato, molto difficile ed equilibrato, però sappiamo benissimo – le parole del centrale gialloblù – che se non concediamo niente e siamo concentrati e compatti come abbiamo fatto quest’oggi, specie in casa, siamo difficili da battere. E’ stata una partita più maschia che tecnica, però ci può stare quando affronti squadre blasonate come il Vicenza. Il segreto per affrontare attaccanti di peso? la mentalità è la stessa da adottare con tutti gi altri centravanti: rimanendo concentrati, attenti ed avere consapevolezza dei propri mezzi. Se c’è la giusta alchimia tra i reparti è difficile anche per chi ha giocato ad alti livelli affrontarci. Dobbiamo – chiude il difensore canarino – restare con i piedi per terra, rimanere umili e pedalare lungo questa strada che piano piano ci porterà lontano”.

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