I biancorossi cominciano con un passo falso la serie di Finale Scudetto al meglio dei cinque match, proprio come era accaduto nei Quarti e nelle Semifinali Play Off. In Gara 1, nella bolgia della ilT quotidiano Arena, la Cucine Lube Civitanova ritrova Fabio Balaso titolare, ma cede in tre set (25-20, 25-23, 25-21) contro i padroni di casa dell’Itas Trentino. Non un dramma per una formazione specializzata in rimonte impossibili, ma giovedì 1° maggio, alle 18.15, sul taraflex amico dell’Eurosuole Forum, gli uomini di Giampaolo Medei dovranno cambiare marcia perché in un botta e risposta così delicato, con il tricolore in palio, ogni lasciata è persa.
A fare la differenza l’ordine certosino dei gialloblù nel muro-difesa e i contrattacchi di Michieletto, MVP e top scorer con 20 punti, supportato dall’ex biancorosso Gabi Garcia (11), dentro dall’inizio del secondo set. Tra i biancorossi buon ritorno di Balaso da titolare. Lagumdzija (17 punti) e Nikolov (13) tengono aperti i giochi e il servizio biancorosso tiene in partita i marchigiani, ma nelle fasi clou è l’Itas a stampare i punti pesanti.
Cucinieri schiarati con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso nel ruolo di libero e titolare per la prima volta dopo l’infortunio alla mano e la successiva operazione. Padroni di casa in campo con Sbertoli in regia e l’ex biancorosso Rychlicki in posto 2, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Kozamernik al centro, Laurenzano libero.
Gara preceduta dal minuto di silenzio in memoria di Sua Santità Papa Francesco.
Nel primo set Trento viene fuori alla distanza con 4 ace e il 69% in attacco, grazie a Michieletto (7 sigilli). La Lube si oppone a muro e reagisce con gli 8 sigilli di Lagumdzija, ma gli strappi decisivi sono dell’Itas. La sfida si apre punto a punto, con la Lube che tiene testa ai padroni di casa (6-7), ma gli errori dei biancorossi mandano avanti i dolomitici (8-7), che crescono alla distanza (19-14). I cucinieri lottano e si riavvicinano dopo l’ace del nuovo entrato Poriya e con un muro efficace (20-18). La formazione gialloblù accelera nuovamente nel finale (24-20) e chiude sfruttando un’ingenuità dei marchigiani (25-20).
Nel secondo set la Lube cresce in attacco (58% con 7 punti di Nikolov) e piazza 5 muri, ma i dettagli e i 9 punti di Gabi Garcia, gettato nella mischia fanno la differenza. Il parziale si apre col punto a punto interrotto dall’ace di Sbertoli (12-10). Civitanova impatta a muro (12-12), ma anche i lunghi gialloblù fanno il loro dovere in copertura e timbrano due block (15-12). Nel cuore del set i marchigiani schierano per alcuni scambi Orduna e Dirlic. Civitanova si rifà sotto (17-16) e impatta su un errore dei locali (18-18). L’Itas trova il break in modo fortuito (20-18) e allunga con Michieletto (22-19). I muri di Lagumdzija e Chinenyeze riaccendono le speranze (23-22). Michieletto firma un mani out (24-22), chiude l’attacco di Gabi Garcia che buca il muro ospite (25-23).
Anche nel terzo set è fatale lo strappo conclusivo. L’Itas parte con intensità e i punti di Gabi Garcia (8-6). L’attacco trentino mette pressione, Medei dà spazio a Orduna in cabina di regia e sul 13-8 inserisce Podrascanin per Gargiulo. Dopo un riavvicinamento dei cucinieri, la forbice si riallarga per un attacco e un muro vincente del team di Soli (17-13). Chinenyeze va a segno e sul 17-14 Medei inserisce Loeppky per Bottolo, mentre Nikolov trova l’ace (17-15). Le offensive dei campioni d’Europa tengono a distanza la Lube (20-16), ma il break di Boninfante al servizio impone un time out a Soli (20-18). Sul 21-20 Civitanova si divora il pallone del pareggio per una dormita collettiva e Trento ne approfitta per prendere il largo con Michieletto (23-20), che si ripete per il 24-21. La chiude Flavio (25-21).
Tabellino
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 25-23, 25-21)
Itas Trentino: Bristot ne, Pesaresi (L) ne, Kozamernik 5, Michieletto 20, Sbertoli 2, Pellacani ne, Gabi Garcia 11, Rychlicki 1, Magalini ne, Laurenzano (L), Lavia 7, Bartha, Flavio 9, Acquarone. All. Soli.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 3, Gargiulo 6, Lagumdzija 17, Nikolov 13, Chinenyeze 6, Loeppky, Orduna, Balaso (L), Bisotto ne, Poriya 1, Dirlic 1, Podrascanin, Tenorio (L) ne. All. Medei.
ARBITRI: Vagni (PG) e Curto (TS).
NOTE: Durata: 27’, 30’, 28’. Totale: 1h 25’. Trento: battute sbagliate 10, ace 2, muri 11, attacco 52%, ricezione 47% (21% perfette). Civitanova: battute sbagliate 13, ace 7, muri 9, attacco 42%, ricezione 44% (16% perfette). Spettatori: 4.000. MVP: Michieletto.
GIAMPAOLO MEDEI (allenatore): “Trento ha sfoderato una grande prestazione, che, va detto, non mi ha sorpreso affatto. Noi, invece, potevamo fare di certo molto meglio, forse ci sono mancate delle energie mentali. Siamo stati disordinati, cosa che nelle ultime partite non era mai successa. Ora dovremo riposarci, riordinare le idee e giovedì scendere in campo con maggiore lucidità. Questa squadra ha sempre saputo rialzarsi dopo le brutte sconfitte, sono convinto che saprà farlo pure oggi. Questa sera, intanto, consentitemi di fare un plauso particolare alla prestazione di Fabio Balaso, che è stato impeccabile a meno di un mese dell’operazione, grazie anche al lavoro impeccabile di tutto il nostro staff che con lui ha fatto davvero un grande lavoro”.
FABIO BALASO: “Abbiamo perso la prima partita di quella che secondo me sarà una lunga serie. Trento oggi ha lavorato benissimo con muro-difesa e contrattacco, mentre noi abbiamo commesso qualche errore di troppo quando non dovevamo. Ora l’imperativo è azzerare tutto e ripartire al meglio in Gara 2, che giocheremo davanti ai nostri tifosi”.
MARKO PODRASCANIN: “Stasera bisogna semplicemente fare i complimenti a Trento, che è arrivata a questa Gara 1 molto preparata e l’ha affrontata con grande lucidità, sbagliando davvero poco. Noi dal canto nostro abbiamo avuto occasioni, ma non siamo mai riusciti a sfruttarle. Non so se abbia pesato il fatto che abbiamo chiuso la serie di Semifinale giusto un paio di giorni fa, ma conta poco, non cerchiamo alibi. Dobbiamo far tesoro di questa partita e resettare, per affrontare Gara 2 al meglio delle nostre possibilità”.
La crescita dei cucinieri nasce da lontano e si presenta come un cocktail ideato e ben miscelato dal dg Beppe Cormio, su una base di giovani di qualità, veterani di classe e uno staff preparato. Ingredienti che hanno consentito alla Cucine Lube Civitanova di alzare al cielo la Del Monte® Coppa Italia e che l’hanno condotta alla Finale per il tricolore. Un Bloody Mary senza pepe nero e tabasco non avrebbe lo stesso gusto speziato e piccante. Una Lube senza Santi Orduna, che domenica a Trento ha giocato la sua gara numero 500 nelle competizioni della Lega Volley, e Marko Podrascanin, che giovedì 1° maggio (ore 18.15) in Gara 2 con l’Itas Trentino festeggerà la presenza n. 600 in Italia in un Eurosuole Forum già sold out, non avrebbe “ubriacato” di gioia a tal punto i suoi tifosi.
Il lavoro svolto da Santi e Potke in questi mesi, dentro e fuori dal campo, è stato straordinario e ha spianato la strada alla crescita pianificata da coach Giampaolo Medei. Grazie a loro, nelle ultime settimane le luci della ribalta hanno illuminato i giovani (toccata l'età media di 24 anni nel 6+1) di un gruppo compatto e tenace per le rimonte da manuale nei Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem Banca contro l’Allianz Milano e nella serie di Semifinale contro la Sir Susa Vim Perugia, formazione detronizzata dai cucinieri. Se vorranno cucirsi sul petto lo Scudetto i giganti marchigiani dovranno confezionare un’altra rimonta su misura, alternando l’eleganza delle movenze alla rapidità dei colpi e alla precisione nelle offensive. Il braccio di ferro con l’Itas Trentino si è aperto domenica. Il successo interno dei dolomitici nel primo round impone alla Lube la modalità “Rimonta ON”.
Santi Orduna (palleggiatore Cucine Lube Civitanova): “Le mie 500 partite sono un premio a costanza e perseveranza nella carriera italiana. Avrei voluto festeggiare con una vittoria, ma essere in Finale Scudetto a 42 anni mi gratifica, voglio vincere la partita n. 501. Se devo fare un bilancio, il gruppo Lube è uno dei più belli in cui io abbia mai giocato. Tanti atleti diversi per età, interessi, mentalità e gioco, in grado di dar vita a un team così unito. Io e Marko abbiamo messo la nostra esperienza al servizio del Club e abbiamo dato positività, ma il merito del processo di crescita, costruito nel tempo, va condiviso tra tutti, allenatore e staff compreso. Parlo anche del preparatore Max Merazzi e del fisioterapista Marco Frontaloni, autentici collanti. Poi abbiamo un capitano perfetto come Fabio Balaso, che conosco da quando aveva 17 anni. Ognuno ha collocato il suo mattoncino, io e Potke ci abbiamo messo del nostro, ma siamo stati anche ricettivi. Poi vanno menzionati i tifosi, il botta e risposta tra squadra e curva ispirato alla passione della squadra per il manga “One Piece” è solo l’ultima delle dimostrazioni di un grandissimo feeling. I supporter ci hanno atteso, ora godiamoci questa Finale fino in fondo. Dobbiamo lottare con tutto quello che abbiamo, non siamo qui per caso, ma perché non abbiamo mollato in Gara 3 con Perugia. Lì è partito il riscatto e abbiamo costruito la rimonta! Domenica Trento ha giocato meglio, non abbiamo alibi. Quindi ora testa a Gara 2 in un Eurosuole Forum sold out per imporre il nostro gioco e tornare sulle Dolomiti con una fiducia rinnovata!”.