MONTEGIORGIO - “Se finora tanto è stato fatto sia a livello personale, associazionistico e parrocchiale, con l'apertura del centro Caritas ci sarà a Montegiorgio un punto di riferimento e collegamento per coordinare, incentivare e migliorare le varie iniziative, contributi e collaborazioni”. Lo aveva annunciato, a Pasqua, il parroco don Pierluigi Ciccarè, presidente dell'associazione, sottolineando come la crisi in paese continui a mordere.
Un'iniziativa che ha aperto i battenti lo scorso 11 aprile con i Centri di ascolto presso il Centro di aggregazione “Manzoni”, sito in viale Kennedy. “All'incontro sono venute diverse persone – specifica Lino Liberati che affianca il parroco – la maggior parte di loro era lì perché aveva perso il lavoro. Ci siamo radunati, circa 25 volontari hanno dato la loro disponibilità. L'iniziativa è voluta dalla Diocesi ed era in cantiere da diverso tempo. Non possiamo escludere del tutto un autofinanziamento se le risorse non basteranno”.
Nel gruppo sono presenti esponenti di varie parrocchie e delle “sentinelle”, ovvero cittadini che vigileranno nel capoluogo, come nelle frazioni, per segnalare eventuali situazioni di disagio. Non sono pochi, infatti, quelli che a volte rinunciano a chiedere aiuto, intrappolati nella dignità. “A Montegiorgio c'è la 'Misericordia' che offre già un supporto per ciò che riguarda il vestiario. Noi siamo disponibili per qualsiasi sinergia”, sottolinea Liberati, precisando che si cercherà di concentrarsi sugli alimenti, ma anche su altri aspetti.
Particolare attenzione, infatti, verrà assicurata, oltre che alle situazioni di nuova povertà, ai bisogni di anziani, persone sole, famiglie con all'interno componenti disabili o malati gravemente. Gli incontri si tengono presso il Centro di aggregazione “Manzoni”, il primo e il terzo sabato di ogni mese dalle 10 alle 12 e il secondo e quarto giovedì dalle ore 18 alle 20.
Silvia Ilari