Sabato si inaugura il Parco della Resistenza di Amandola e Montefortino

AMANDOLA - L'Anpi di Fermo, dopo le celebrazioni per il 25 aprile, si prepara a vivere un altro momento di straordinaria importanza. Nel pomeriggio di sabato 4 maggio, infatti, verrà inaugurato il Parco della Resistenza provinciale di Amandola-Montefortino, realizzato dopo 2 anni di duro lavoro in sinergia con la scuola e le due Amministrazioni comunali, come rimarca il presidente Paolo Scipioni.

All'escursione che partirà alle ore 14:45 dalla frazione di Casa Corazza, ad Amandola, per arrivare alle ore 17 a Rovitolo di Montefortino nel luogo della cerimonia ufficiale, parteciperanno anche circa 40 rifugiati e richiedenti asilo ospiti dei progetti SAI Era Domani di Fermo, Human Rights di Porto San Giorgio e Nuovi Inizi di Porto Sant'Elpidio.

“L'escursione percorrerà tutto il sentiero del Parco - spiega Scipioni - per poi ritornare al punto di partenza non appena la cerimonia sarà terminata. Considerati i posti limitati, chi vorrà partecipare dovrà iscriversi telefonando ai numeri 340.6818765 e 333.36264495. Chi invece vorrà partecipare solo alla cerimonia, ci potrà raggiungere alle ore 17 nella frazione di Rovitolo arrivando comodamente con la propria macchina e percorrendo la strada asfaltata che prosegue dopo Colmartese, sempre nel Comune di Montefortino”.

Tanti saranno gli ospiti alla cerimonia, oltre agli studenti dell'Istituto omnicomprensivo che racconteranno la realizzazione delle 5 bacheche illustrative collocate lungo il percorso.

“Siamo orgogliosi della presenza degli ospiti dei progetti SAI del Fermano - tiene a ribadire il presidente dell'Anpi - con i quali ci siamo incontrati nelle scorse settimane per parlare di Resistenza e di Liberazione, partendo dai 20 anni di dittatura fascista e passando per l'8 settembre. Ci siamo soffermati anche sull'articolo 10 della Costituzione, che permette all'Italia di accogliere i richiedenti asilo e tutti quelli che chiedono aiuto al nostro Paese. Nel nostro lavoro siamo partiti dal calendario, dal fatto che queste persone oggi vivono e lavorano in Italia, ed è giusto capire le feste che ci sono, tra cui quella del 25 Aprile che racconta la lotta per la libertà, quella libertà che ricerchiamo tutti ogni giorno ma nello specifico anche loro che hanno intrapreso un viaggio difficilissimo”.

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