Giorno del Ricordo, Diego Zandel a Servigliano

SERVIGLIANO – Lo scrittore Diego Zandel, figlio di esuli fiumani nato nel 1948 all’interno del Centro raccolta profughi di Servigliano, sarà l’ospite d’onore del Giorno del Ricordo organizzato dal Rotary Club Alto Fermano Sibillini con il patrocinio del Comune di Servigliano. L’evento, di grande prestigio,avrà luogo sabato 10 febbraio alle ore 17.30 nella Casa della Memoria a Servigliano. Zandel ha scritto una ventina di romanzi di successo, è stato selezionato come finalista del Premio Campiello e nel 2023 è stato insignito del Premio Tomizza. Prova ne è che a poche ore dall’incontro di Servigliano, Zandel sarà ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella che per l’occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, ha radunato al Quirinale i grandi testimoni dell’esodo. “Foibe, per non dimenticare” è il titolo dell’evento promosso dal Rotary Club guidato dal presidente Michele Tarulli. In questa occasione Diego Zandel dialogherà con il giornalista Fabio Paci: racconterà l’esodo vissuto dalla sua famiglia in fuga dalle persecuzioni delle truppe del maresciallo Tito, il legame con Servigliano e poi presenterà il suo ultimo libro “Eredità Colpevole” dedicato proprio alla tragedia delle foibe. In apertura il saluto del sindaco Marco Rotoni e di altre autorità, e la presentazione del presidente Michele Tarulli. Il 10 febbraio – va ricordato – è il Giorno del Ricordo di una pagina tra le più cupe della storia contemporanea, avvolta a lungo nel silenzio e nel buio, come le tante vittime, inghiottite nelle cavità carsiche (le foibe), per volere del maresciallo Tito e dei suoi partigiani, in nome di una pulizia etnica che doveva annientare la presenza italiana in Istria e Dalmazia. Chiarissimo il testo della legge italiana: “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

“Porto Servigliano nel cuore perché qui abbiamo trovato la nostra salvezza – sottolinea Diego Zandel, che oggi vive tra Roma e la Grecia –. I miei genitori, Carlo e Maria, e mia nonna Maria Miculian arrivarono a Servigliano poche settimane prima della mia nascita. Dopo pochi mesi ci trasferimmo nel villaggio Giuliano-Dalmata a Roma. Queste origini hanno influenzato gran parte della mia opera letteraria”. Vent’anni fa Servigliano fu il secondo Comune marchigiano a intitolare una via ai Martiri delle Foibe e in quell’occasione fu lo stesso Zandel, che tornava nel luogo natio per la prima volta, a scoprire la targa della nuova via, adiacente al Parco della Pace (un tempo Campo profughi). L’Amministrazione comunale di Servigliano ha conferito a Diego Zandel il premio al merito Leone d’Argento (nel 2006) e successivamente la cittadinanza onoraria (nel 2023). Merito al Rotary Club Alto Fermano Sibillini per avere organizzato una giornata di così elevato spessore storico.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione