FERMO - “Per essere efficaci nell’emergenza con un’informazione precisa che non sia equivocabile da parte dei cittadini ma anche da parte degli operatori, è necessario lavorare prima, in pianificazione. Sapere che certi termini che per noi hanno un significato, per i tecnici ne hanno un altro. Che significa attenzione, preallarme e allarme, allerta gialla, rossa o arancione, bisogna spiegarlo prima sul territorio. C’è una necessaria omogeneizzazione a livello nazionale dell’utilizzo del termine, quello che deve essere fatto non può però che partire dal territorio”.
E’ in sintesi come la responsabile della comunicazione del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Francesca Maffini ha spiegato come gestire la comunicazione nelle situazioni emergenziali nell’ambito del corso di formazione per giornalisti che si è tenuto questa mattina nella Sala Conferenze delle Cisterne Romane di Fermo, cui hanno partecipato anche amministratori locali (fra cui il vice sindaco di Monte Urano Brasili), volontari della Protezione Civile di Fermo, Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e dell’associazione vigili del fuoco volontari di Fermo.
L’iniziativa è stata aperta dal Sindaco Paolo Calcinaro, autorità locale di Protezione Civile, che ha ringraziato i giornalisti per la responsabilità e serietà con cui hanno seguito il post sisma del 24 agosto a Fermo e per la comprensione dei privati che hanno atteso che i sopralluoghi fossero effettuati dopo quelli nei luoghi sensibili come ospedali e scuole.
Soprattutto nelle calamità, come un terremoto, la sinergia fra enti è indispensabile. A parlare del ruolo del 118, nei saluti, sono stati il dott. Roberto Toscanelli ed il dott. Flavio Paride Postacchini, rispettivamente responsabili del 118 territoriale e provinciale.
Francesca Maffini del Dipartimento Nazionale ha anche fatto una sintetica illustrazione panoramica del sistema di Protezione Civile affermando che è un sistema in evoluzione e che ovviamente ha effetti sulla popolazione.
Quindi si è parlato del ruolo della comunicazione a livello regionale con Antonio Filippini, responsabile della comunicazione della Protezione Civile delle Marche che, oltre a sintetizzare in cinque punti la comunicazione nell’emergenza (specificità, coerenza, certezza, chiarezza e accuratezza), ha anche proposto che all’interno delle organizzazioni di volontariato specializzate vengano formati, grazie alla sinergia fra ufficio stampa della Protezione Civile Nazionale e Protezione Civile regionale, comunicatori ad hoc.
A presentare il sistema Protezione Civile del Comune di Fermo ha provveduto l’assessore Ingrid Luciani, ad illustrare il Piano Comunale di emergenza il dirigente del Settore Alessandro Paccapelo, mentre a presentare il Servizio di Protezione Civile Comunale ha pensato il responsabile Francesco Lusek che ha inoltre chiarito ruoli e competenze del Gruppo Comunale dei volontari.
“Il giornalisti deve attenersi ai codici etici e deontologici – ha ricordato il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Dario Gattafoni – e se per le emergenze non esistono codici, quello che fa la differenza anche per un giornalista è il rispetto e l’attenzione che avrà per la dignità delle persone”.
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