Porto San Giorgio, giovedì 23 febbraio al Teatro Comunale in scena lo spettacolo A Casa Loro

PORTO SAN GIORGIO - La Libia, le violenze e l’Africa: giovedì 23 febbraio in teatro lo spettacolo “A casa loro” di Cavalli e Scavo (ore 21)

“Il mare non uccide. Ad uccidere sono le persone, la povertà, le politiche sbagliate e le diseguaglianze che rendono il mondo un posto opposto dipendentemente dal nascere dalla parte giusta o sbagliata”. Il senso profondo di “A casa loro” è in questo estratto dalla presentazione del monologo in atto unico di Giulio Cavalli, scritto insieme al giornalista di Avvenire Nello Scavo e con accompagnamento alla chitarra di Federico Rama.

Uno spettacolo che narra i fatti di violenza e sopraffazione che quotidianamente accadono in Libia e che i progetti Sai del Fermano gestiti dalla cooperativa NuovaRicerca AgenziaRes hanno fortemente voluto portare in scena a Porto San Giorgio, città che ospita il progetto Human Rights, rivolto a richiedenti asilo e rifugiati con disagio psichico. L’appuntamento del 23 febbraio in teatro (ore 21) quindi, si presenta come un momento di riflessione aperto a tutta la cittadinanza, con l'obiettivo di raccontare - per riprendere le parole di Cavalli, (scrittore, attore e giornalista) - “quella parte del mondo che ci illudiamo di conoscere e di poter giudicare guardando le immagini dei profughi mentre invece ci viene nascosta nel buio delle notizie non date”.

L’assessore alla Cultura Carlotta Lanciotti rivolge un plauso agli autori: “Il teatro apre alla conoscenza di tematiche sociali di rilievo. La cittadinanza potrà gratuitamente assistere ad un monologo figlio dell’attività di inchiesta di un reporter destinata a produrre riflessioni”.

“Per questa importante iniziativa - spiegano i responsabili di Human Rights - abbiamo coinvolto le scuole superiori del territorio. Nella mattinata del 23 si terrà, infatti, un incontro tra Cavalli e gli studenti del liceo Artistico, dello Scientifico, del Classico e dell’Iti per ragionare insieme sulla dinamiche in atto nel Mediterraneo ma anche lungo la cosiddetta Rotta Balcanica e nell’area tra Turchia e Grecia. Per i progetti SAI questa iniziativa rientra in un lungo percorso di sensibilizzazione alle tematiche relative al diritto d’asilo nei confronti della comunità locale e, soprattutto, delle nuove generazioni; un percorso che continuiamo a portare avanti attraverso laboratori, eventi culturali e rassegne cinematografiche. Vogliamo, infine, ringraziare l’assessore Lanciotti che ha accolto da subito la proposta di questo spettacolo come un’occasione di conoscenza e riflessione pubblica su temi che dovrebbero interessare tutta la società civile”.

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