Il blocco operatorio, anima del Murri. Quantità e qualità per un reparto col segno più

FERMANO - Continua il viaggio nell’ospedale Murri di Fermo. E’ stato presentato alla stampa il Blocco operatorio “centro nevralgico, anima dell’attività dell’ospedale – dichiara il Direttore generale dell’AST Fermo, Roberto Grinta -. Parliamo di un gruppo vivo, formato da grandi professionisti che con tutti gli operatori svolgono attività chirurgica nel nosocomio fermano. I numeri sono di alti livello sia per quanto riguarda gli interventi eseguiti, sia per la mobilità attiva: registriamo un costante aumento delle richieste anche da fuori provincia e da fuori regione”.

“Lo scorso anno il blocco operatorio ha eseguito quasi cinquemila prestazioni – le parole del direttore dell’ospedale Murri Elisa Draghi -, vantiamo un’equipe multidisciplinare di prim’ordine che si integra alla perfezione per eseguire interventi chirurgici di vario tipo e della durata variabile da mezz’ora a diverse ore. Abbiamo a disposizione cinque sale operatorie di cui una dedicata alle urgenze e tecnologie all’avanguardia”.

Il direttore del dipartimento chirurgico è il dottor Stefano Dallari che sottolinea l’aspetto qualitativo del reparto: “Sono qui da quasi venti anni e posso testimoniare l’alta professionalità di chi lavora con noi. Certo, anche nella nostra unità paghiamo il dazio della carenza di personale ma al di là di questo il blocco funziona in modo ottimale, con un’equipe preparata e che si muove all’unisono. Respiriamo un’aria tranquilla e non ci sono tensioni”.

Qualità alta, dunque, così come la quantità. Il dottor Claudio Carosi, responsabile del gruppo operatorio, dà i numeri: “La complessità che si appalesa in sala è molteplice. Nel 2023 abbiamo registrato 4821 interventi chirurgici tra programmati ed in emergenza. Interventi di vario genere: ortopedia, urologia, otorino, ginecologia… solo per citarne alcuni. In sala operatoria abbiamo un medico anestesista e rianimatore, due o tre chirurghi a seconda dei casi, tre infermieri (d’anestesia, strumentista e di sala circolante). Siamo all’avanguardia sotto vari punti di vista, ad esempio rispetto alla sicurezza nel lavoro: abbiamo macchinari come il Biopreserver che garantisco la completa sicurezza di gestione del pezzo anatomico, dispensato dalla formalina, sigillato. Cito poi l’aspiraliquidi Neptun: tutti i liquidi biologici vengono aspirati in completa sicurezza, nelle Marche lo abbiamo solo noi e Jesi".

Il contributo della dottoressa Luisanna Cola, primario di anestesia al Murri, conclude l’incontro con la stampa. Anche lei ribadisce il concetto che “il blocco è il motore dell’ospedale, officina che muove tutti i servizi: radiologia, anatomia patologica, medici di famiglia, laboratorio analisi… Lavoriamo insieme per preparare il paziente ad affrontare l’intervento evitando le complicanze da ospedalizzazione soprattutto perché la popolazione è invecchiata e la domanda chirurgica aumenta esponenzialmente. Oggi abbiamo tanti anziani con presenza in contemporanea di due o più malattie, la preparazione all’intervento è importante”.

Ultima modifica il Venerdì, 19 Aprile 2024 15:44

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