Andrea Omiccioli analizza il “magic moment” vissuto dal gruppo guidato da Mister Destro

FERMO – Terzo anno all’ombra del Girfalco per il centrocampista di origini fanesi Andrea Omiccioli, un pilastro dello spogliatoio canarino, una presenza silenziosa ma determinante nell’ambiente gialloblù. Solo qualche spezzone di gara per lui in questo avvio di campionato: nulla che scalfisca la sua volontà di dare sempre il massimo e la sua dedizione alla causa, nulla che gli impedisca ogni volta che viene chiamato di farsi trovare pronto e in grado di dare il suo contributo a partita in corso.

Gentile e disponibile fuori dal campo così come corretto e tenace dentro al rettangolo verde, il mediano classe 1987 analizza il “magic moment” vissuto dal gruppo guidato da Mister Destro che, dopo aver messo in archivio le prime tre gare, si appresta domenica a ricevere in casa l’arrembante Vastese, forte dei grandi numeri in avanti (10 gol, miglior attacco del girone).

“Anche se ovviamente mi piacerebbe giocare di più, sono sereno e contento per i miei compagni – ha dichiarato – io penso solo ad allenarmi e mettere in difficoltà il mister durante la settimana. Poi è lui a scegliere la miglior formazione possibile. Ultimamente mi sta provando anche come trequartista dietro la punta, ruolo che ho ricoperto qualche volta anni fa e al quale al bisogno mi adatto senza problemi”.

“Siamo un ottimo gruppo. Quest’anno si è puntato molto sulla continuità rispetto alla positiva seconda parte di stagione dello scorso anno e secondo me è stata una mossa vincente – ha concluso Omiccioli, uno dei più longevi in maglia canarina, dopo Misin – io da parte mia in estate ho subito trovato l’accordo con il Dg Conti visto che con ambiente e Società mi sono sempre trovato benissimo e con i compagni si era creato un feeling speciale che dura ancora adesso. Possiamo fare bene, c’è un bel progetto: con sudore e volontà ci possiamo togliere belle soddisfazioni. Anche domenica, andando a vincere a Civitanova in un derby così sentito, abbiamo dimostrato le nostre capacità. Avevamo studiato bene il nostro avversario: siamo stati bravi e attenti a ripartire e fargli male, colpendoli al momento giusto. Negli ultimi 10’ abbiamo accusato forse un po’ di stanchezza e un calo di lucidità, ma ci può stare dopo aver speso tanto: abbiamo ampi margini di miglioramento. Da oggi testa alla Vastese e al suo 4-3-3 a trazione anteriore. Un po’ di rammarico per come è finita la scorsa stagione c’è: a mio modesto parere ci saremmo meritati la soddisfazione di andare in Lega Pro. Così non è stato, ma questo ci ha dato una carica ancora maggiore per la stagione presente: speriamo di fare un campionato di alto livello così come piazza e tifosi meritano”.

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