Fermo: le mostre di Ligabue e Pende sono già un successo, più di 700 visitatori nel Ponte dell’Immacolata

FERMO - Genio, tormento, realtà e sogno. Hanno suscitato da subito un alto interesse di pubblico le mostre che Fermo dedica a due grandi pittori del Novecento: Antonio Ligabue e Giuseppe Pende. “Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia” e “Giuseppe Pende. Realtà, sogno e visione” sono le due esposizione inaugurate lo scorso 5 dicembre a Palazzo dei Priori, che hanno già registrato oltre 700 visitatori (FOTO) nel ponte dell’Immacolata (dall’8 al 10 dicembre 2023), ben oltre il doppio rispetto allo scorso anno nello stesso periodo. Come ha spiegato il curatore Vittorio Sgarbi: “Ligabue e Pende li troviamo a Fermo, l’uno a fianco dell’altro, vicini e distanti, a rappresentare la necessità dell’espressione artistica che, forse, è in ciascuno di noi”.

Un dato significativo, a dimostrazione dell’importanza di continuare nella produzione di eventi di spessore e alto valore artistico. Nelle sale di Palazzo dei Priori, oltre 80 opere presentano i due geniali artisti.

“Sono numeri che parlano da soli quelli di questi tre giorni di ponte dell’Immacolata nei nostri musei – le parole del Sindaco Paolo Calcinaro - più di 700 ingressi, cifra più che raddoppiata rispetto a quella dei quattro giorni dello scorso anno, a conferma dell’importanza che poniamo sul’investimento nei confronti di eventi di portata nazionale, come queste due mostre, consolidando sempre più Fermo come città di cultura e come punto di riferimento nel periodo natalizio. Inoltre, sempre nell’ottica di una maggiore valorizzazione e conoscenza del patrimonio cittadino va anche la speciale card musei per i residenti”.

La mostra di Antonio Ligabue, curata da Vittorio Sgarbi e Marzio Dall’Acqua, propone oltre 40 opere, di cui il quadro immagine della mostra (“Vedova nera”) che non è esposto dal 2015 e due inedite (“Volpino” e “Aratura con buoi”). Altrettante opere presentano l’arte di Giuseppe Pende, pittore sospeso tra innovazione e tradizione, spesso in fuga verso l’immaginario. La mostra è curata da Vittorio Sgarbi.

Ai Musei di Fermo è arrivata, inoltre, una bella novità: la Card Residenti Città di Fermo. Permette l’accesso a tutti i musei e mostre temporanee del polo museale della Città di Fermo con ingresso illimitato e lo sconto del 10% su bookshop e visite guidate. Della validità di un anno, ha il costo intero di 8 euro e ridotto di 5 euro (età 14/25 anni, soci FAI, Touring, Italia Nostra). La Card Residenti è disponibile in tutte le biglietteria del circuito museale e può diventare anche un gradevole regalo di Natale. In questi giorni sono state vendute circa già un cinquantina di Card.

“Siamo veramente molto felici di questi primi numeri che attestano il gradimento per un evento culturale che ha subito riscosso apprezzamento - sottolinea l’Assessore alla Cultura Micol Lanzidei – i presupposti si erano già visti nel giorno dell’inaugurazione con tanta attesa e tanta partecipazione, segno del fatto che proposte di tale portata sono la dimostrazione della voglia di cultura. Siamo solo all’inizio e questi scrigni di bellezza potranno essere ammirati fino a maggio. Inoltre risulta già essere molto gradita la card per i residenti fermani che potranno così avere l’occasione di fruire dei musei cittadini grazie a questa opportunità da cogliere subito. Un particolare ringraziamento a Maggioli per il lavoro e l’impegno”.

La nuova stagione espositiva è promossa da Regione Marche e Comune di Fermo con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e in collaborazione con Ligabue art projects e Mus-e del Fermano. Sponsor dell’evento sono Eurobuilding, Giano, CFL, Violoni Srl, ACRA Carifermo, Il Faro e La Cascina. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo.

Per informazioni: Musei di Fermo tel. 0734 217140 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.fermomusei.it

LE MOSTRE

“Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia”

La mostra di Antonio Ligabue a Fermo è un’antologia di belve feroci che lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po. La natura dipinta da Ligabue è il teatro di una violenza implacabile. Con queste immagini primordiali si misura Ligabue, fuori del tempo e fuori del suo tempo. Negli autoritratti, invece, Ligabue esibisce il suo mondo interiore. Ligabue parla con sé stesso, si chiede e ci chiede qualcosa. Anche in questo caso è evidente il disagio.

“Giuseppe Pende. Realtà, sogno e visione”

Giuseppe Pende si distingue nel panorama del Novecento per la sua poetica originale e per la sua maestria nel vero e nel verosimile delle nature morte, dei ritratti, degli scorci pugliesi, marchigiani e di Zara e dei paesaggi inventati, spesso immersi in un’atmosfera da sogno. Dipinge ciò che più ama per ottanta anni e riversa il suo intenso piacere di vivere nella pittura insieme a tutto l’amore per la bellezza del creato e lo fa con una nobile ricerca, una tecnica sopraffina ed una creatività effervescente.

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